Lo scopo è quello di consentire al ragazzo di costruire digitalmente delle situazioni sociali riducendo lo stress che esse comportano nella vita reale. L'app permette anche di lavorare con le abilità sociali necessarie per affrontare la realtà. Vediamo l’app nel dettaglio.
L’importanza delle storie sociali
Le storie sociali sono uno strumento molto utilizzato sia in presenza di autismo che di disabilità disabilità intellettiva. Tutto questo perché esse simulano le situazioni reali e consentono all’educatore di spiegare meglio la realtà, sostenendo il ragazzo nelle varie e spesso complesse fasi di comprensione delle situazioni reali. Vengono messe al centro anche le abilità sociali richieste durante le interazioni che in questo modo possono essere potenziate.
Un app piena di spunti
Le attività proposte sono tante e tutte facilmente accessibili da una grafica semplice ma coinvolgente. Le storie si possono non solo creare ma anche salvare e poi condividere anche in versione pdf. Non c’è limite nella scelta delle lingua per la loro realizzazione e il ragazzo ha a disposizione una libreria già pronta con 20 storie sociali da scegliere. Le storie create possono essere organizzate e non è necessario essere connessi a internet per riprodurle.
La storia delle storie sociali
Sembra un gioco di parole ma in realtà non lo è se pensiamo all’ormai lontano 1991 e a Carol Gray ovvero all’inventore delle storie sociali. Gray fu il primo a definirle e a comprenderne l’importanza per un utilizzo didattico. Del resto le storie sociali impattano molto facilmente sull’attenzione del ragazzo e questo gli permette di migliorare la consapevolezza delle abilità sociali connesse al vivere sociale stesso.
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